La seconda rivoluzione industriale, così come la prima, portò enormi cambiamenti nella vita della società. Questa, in particolare, portò numerose invenzioni di uso quotidiano ancora oggi, come la lampadina e l’automobile.
Seconda rivoluzione industriale: contesto storico
La seconda rivoluzione industriale è datata tra il 1870 e il 1914. Questi anni sono segnati da una serie di importanti invenzioni che cambiarono radicalmente la vita delle persone e per molti aspetti la migliorano.
La medicina cambiò sostanzialmente nei primi anni del ‘900. Importanti progressi furono fatti nel campo della scienza e della tecnologia.
Si diffusero l’elettricità e le automobili che cambiarono per sempre la vita delle persone. Ma la classe operaia fu colpita negativamente dal cambiamento. In questi anni, infatti, la popolazione mondiale aumentò notevolmente e così aumentò la domanda e si diffuse la produzione di massa dei beni di consumo. La classe operaia e le classi più povere furono utilizzate come manovalanza a basso costo.
“Non sempre ciò che viene dopo è progresso” – Alessandro Manzoni.
Cause
Così come avvenne per la prima rivoluzione industriale, anche nella seconda rivoluzione ci furono delle cause scatenanti che portarono al cambiamento.
Crisi agricola ed economica
Ciò che portò a una rivoluzione fu la crisi economica e agricola.
Gli anni che vanno tra il 1873 e il 1895 furono segnati dalla grande depressione economica, la quale fu causata da un aumento dell’offerta sulla domanda, con conseguente caduta dei prezzi e disoccupazione.
La grande depressione economica partì da New York, ma interessò anche tutto il vecchio continente.
Al contempo la crisi economica e industriale si intreccia con la crisi agraria. Anch’essa si diffuse a livello mondiale ed ebbe gli stessi effetti, ovvero crollo dei prezzi e disoccupazione.
Uno dei motivi scatenanti fu anche l’aumento della concorrenza. Molti nuovi paesi si affacciavano, infatti, al mercato internazionale, come Stati Uniti, Argentina e Australia.
Ciò comportò enormi problemi al settore agrario del vecchio continente, basti pensare che la produzione di grano costava la metà in America, rispetto che in Europa.
Ampliamento delle fabbriche
La domanda aumentò e così anche le fabbriche e le industrie, che subirono un processo di ampliamento. Processo fondamentale anche per entrare nell’ottica della produzione di massa.
Innovazione tecnologica
Gli ultimi anni dell’800 furono segnati da un’incredibile innovazione tecnologica. Numerose furono le scoperte scientifiche e le invenzioni tecnologiche.
In particolar modo a segnare la seconda rivoluzione industriale furono le innovazioni dal punto di vista dei processi di lavorazione, le nuove scoperte che creano nuove attività produttive, le nuove fonti di energia e lo sviluppo dei settori chimici, elettromeccanici e siderurgici.
Seconda rivoluzione industriale: invenzioni principali
Le invenzioni che hanno segnato gli anni della seconda rivoluzione industriale hanno radicalmente cambiato la vita di tutti i giorni e la maggior parte sono giunte fino a noi.
Eccone alcuni esempi:
- 1873: l’invenzione del frigorifero.
- 1874: l’invenzione del ferro da stiro elettrico, della penna stilografica, della carta assorbente e della gomma per cancellare.
- 1876: Alexander Graham Bell costruì il primo telefono (seguendo il progetto di Antonio Meucci).
- 1877: Edison brevettò il fonografo, che divenne, successivamente, il grammofono.
- 1879: Thomas Edison inventò la lampadina.
- 1880: nacquero le prime centrali termiche per distribuire elettricità.
- 1888: John Boyd Dunlop inventò lo pneumatico. Ciò portò alla realizzazione delle biciclette moderne. La cellulosa fu utilizzata per la produzione delle materie plastiche.
- 1895: Guglielmo Marconi brevettò il telegrafo senza fili. Lo stesso anno i fratelli Lumiere inventarono il cinema.
- 1897: Rudolf Diesel inventò il motore a nafta e le automobili iniziarono a diffondersi.
- 1903: i fratelli Orville e Wilbur Wright fecero volare il primo aeroplano.
Tutto ciò portò anche a una rivoluzione dei trasporti. In Europa furono costruite 75000 km di strade ferrate. Il trasporto via mare venne potenziato e le ferrovie si svilupparono ulteriormente. Inoltre, si stava aprendo una nuova e inesplorata via, quella aerea.