Martin Lutero è il monaco che, nel sedicesimo secolo, diede vita a una delle più grandi scissioni della Chiesa Cattolica, dalla quale nacque il Protestantesimo. Ecco quali furono le cause e le conseguenze della riforma protestante.
La chiesa cristiana prima della riforma protestante
Prima della riforma protestante la chiesa cattolica aveva visto una sola precedente scissione, la più grande e importante di tutta la storia della chiesa.
Prima di questi eventi, quindi, in Europa vi erano solamente due ordini religiosi cristiani: la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa.
Nonostante ciò la chiesa era in crisi e ciò era evidente. Molte famiglie utilizzavano le carriere ecclesiastiche solamente come un modo per poter garantire ai propri figli un futuro prestigioso.
Tutto ciò avveniva in quel periodo storico conosciuto come Umanesimo. Nacquero molti movimenti e riforme, ma queste per lo più avvenivano all’interno delle stesse chiese cattolica e ortodossa.
Le cause che portarono alla riforma protestante
La più importante di queste riforme fu proprio quella protestante che portò alla nascita di una nuova chiesa cristiana.
Le cause che portarono a ciò furono economiche, politiche, sociali e religiose. La chiesa di Roma affermava sempre più il suo potere, soprattutto economico e politico.
Dal punto di vista religioso le cause principali che portarono alla riforma protestante furono:
- In molti temevano per la fine del mondo e per la salvezza della propria anima.
- Il clero era corrotto e interessato solamente al potere.
- I teologi erano “confusi” e predicavano dottrine in contrasto tra loro.
La vendita delle indulgenze
Ma tutto ciò arrivò al suo culmino con lo scandalo della vendita delle indulgenze.
Con il termine indulgenza si indica la “riduzione della pena” da scontare in Purgatorio in cambio di pentimento, confessioni e, all’occorrenza, offerte di denaro alla chiesa.
Nel 1517 Papa Leone X decise di vendere le indulgenze per raccogliere il denaro necessario per la Cupola di San Pietro. Fu proprio questo scandalo che sconvolse la tranquilla vita di un monaco tedesco: Martin Lutero
Martin Lutero e le 95 tesi
Martin Lutero fu un monaco tedesco e docente di teologia all’università di Wittenberg. A seguito dello scandalo della vendita delle indulgenze, egli redasse e affisse sulla porta della Chiesa di Wittenberg 95 chiese, scritte in latino, nelle quali condannava l’operato della chiesa cattolica.
Martin Lutero fu convocato a Roma dal Papa. Quest’ultimo emanò una bolla, il 15 giugno del 1920, con la quale concedeva a Lutero 60 giorni per ritrarre ciò che aveva detto e chiedere perdono.
Lutero non accettò e portò avanti la sua Riforma.
I principi della Riforma Protestante
La chiesa di Roma aveva tradito il cristianesimo e secondo la Riforma Protestante di Lutero essa andava riformata secondo tre principi:
- Il libero esame: il libro sacro deve essere letto e interpretato dal fedele stesso, senza esterni.
- La giustificazione per sola fede: l’uomo si salva solo se Dio gli dona la fede.
- Il sacerdozio universale: non esiste davanti a Dio la distinzione tra sacerdoti e laici.
Questi principi portarono anche ad altre constatazioni:
- Non vengono riconosciuti altri sacramenti oltre al battesimo e alla comunione.
- Anche i preti possono sposarsi.
La diffusione della riforma protestante
In poco tempo la riforma protestante si diffuse, partendo dalla Germania, in tutta l’Europa del Nord. Entro la fine del sedicesimo secolo in Inghilterra il Protestantesimo divenne la religione principale.
Ciò avvenne principalmente a seguito del rifiuto della Chiesa di Roma di annullare il matrimonio del monarca inglese Enrico VIII con Caterina D’Aragona per sposare Anna Bolena.
Nei Paesi Bassi si diffuse il calvinismo, mentre in Prussia fu imposta la fede luterana.