Oggi affrontiamo un tema molto caro a tutti coloro che sono nati e vivono nel nostro Paese. Parleremo della legge fondamentale del nostro Stato: la Costituzione Italiana. Un testo unico al mondo composto da 139 articoli che, come vedremo, sono stati sapientemente divisi in quattro sezioni.
La Costituzione Italiana e la sua struttura
Partiamo quindi proprio dal definire la struttura di questo importantissimo testo che regola le norme di comportamento nello Stato italiano.
La costituzione italiana è divisa in quattro sezioni, ovvero i Principi Fondamentali, i Diritti e Doveri dei cittadini, l’Orientamento della Repubblica, le Disposizioni transitorie e finali.
I principi fondamentali sono iscritti nei primi articoli del testo (art. 1-12), seguono poi i Diritti e Doveri dei cittadini che vanno dall’articolo 13 all’articolo 54. I restanti articoli – quelli dal 55 al 139 – sono le norme che regolano l’Orientamento della Repubblica.
Un po’ di storia…
Adesso vediamo un po’ come è nata la Costituzione Italiana. Era il 31 gennaio del 1947 quando una commissione composta da 75 uomini di politica decise di istituire un’Assemblea Costituente. Da quell’incontro nacque un testo che dopo diverse revisioni ed esami entrò in vigore il 1 gennaio del 1948.
La legge suprema che regola il nostro Stato italiano venne firmata dall’allora presidente della Repubblica Enrico De Nicola e controfirmata dal presidente del consiglio che all’epoca era Alcide De Gasperi. Ci fu anche un terzo uomo che pose in calce la sua firma e cambiò per sempre la storia dell’Italia: il presidente dell’Assemblea Costituente Umberto Terracini.
I primi 12 articoli della Costituzione Italiana
Come abbiamo accennato nella nostra introduzione, la Costituzione Italiana è divisa in quattro sezioni. La prima è costituita dai Principi Fondamentali, ovvero i primi 12 articoli che esprimono quelli che sono i principi su cui deve poggiare tutta la vita dello Stato italiano.
In particolare è bene ricordare eccitare ciò che dichiara l’articolo uno: in questo articolo si afferma che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Di seguito vengono poi citate le libertà che nessuno può violare né tantomeno limitare all’uomo. Queste libertà sono diritti umani che non possono essere toccati in nessun modo.
Si parla di diritto dell’integrità fisica della persona all’avere un nome e un cognome ma soprattutto a tutelare la propria privacy. Ci sono poi descritti i diritti sociali che comprendono la libertà di parola, pensiero, religione, stampa e riunione. Infine vengono citati anche i diritti politici, ovvero il diritto al voto e alla partecipazione alle cariche pubbliche.
La cosa eccezionale che rende questo testo unico al mondo e che per la prima volta nella storia vennero garantiti in maniera diversa da come si era già fatto in altri Stati i diritti civili e politici essenziali. In pratica la nostra costituzione protegge l’uomo in quanto ogni individuo è uguale all’altro di fronte alla legge e i propri diritti sono inviolabili. Inoltre vengono tutelate tutte le minoranze linguistiche, la famiglia, i minori, la salute, la libertà di arti e scienze e il diritto all’istruzione.
Ordinamento statale
La seconda parte del testo riguarda invece la struttura dello Stato italiano. Il nostro ordinamento infatti è strutturato in maniera specifica e tale struttura non può essere modificata.
Abbiamo come nucleo centrale del sistema politico il parlamento diviso in un bicameralismo perfetto. A capo c’è il presidente della Repubblica che ha il ruolo di garante dell’unità nazionale e di coordinatore delle azioni del parlamento. Non solo il nostro presidente è anche mediatore regolatore dei rapporti tra i poteri dello Stato.
Sotto di lui c’è il Presidente del Consiglio dei Ministri e il governo che sono detentori del potere esecutivo e dell’indirizzo politico. Un altro organo importantissimo e poi la magistratura, a cui viene solennemente riconosciuta piena autonomia in quanto essa ha un “ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere” ed è preceduta dagli altri giudici che sono “soggetti soltanto alla legge” ovvero mettono in pratica le norme le fanno rispettare e non hanno alcun superiore gerarchico.
I 3 poteri dello Stato Italiano
Vediamo adesso quali sono i poteri esercitati dallo Stato italiano, che come ogni Stato moderno ha separato in tre le sue capacità di governo. Abbiamo infatti il potere legislativo, quello esecutivo e quello giudiziario.
Il parlamento, formato dal Senato della Repubblica e dalla camera dei deputati, ha il potere legislativo. In pratica si occupano di preparare, formulare e approvare le leggi.
Il governo invece, costituito da un Consiglio dei Ministri presieduto dal presidente del consiglio, al potere esecutivo. Con questo potere fanno applicare le leggi e attuano i servizi per i cittadini.
Infine la magistratura il potere giudiziario, che è quello che prevede l’applicazione di sanzioni per tutti quei cittadini che non rispettano le leggi dello Stato. Questi tre poteri all’interno della Costituzione Italiana sono stati sapientemente separati per tutelare e preservare tutte le libertà dei cittadini.