L’origine della civiltà greca è da collocarsi verso il 2000 a.C., dopo una serie di movimenti migratori che coincisero con la fine delle città micenee e con la conquista della penisola da parte dei dori. Ecco in breve la civiltà greca, la quale è diventata una delle più importanti culle dell’umanità e della cultura.
La nascita della civiltà greca
Intorno all’anno 2000 a.C., mentre si sviluppava la civiltà cretese, la penisola greca fu interessata da grandi flussi migratori. Le popolazioni indoeuropee invasero la penisola e gli Achei fondarono diverse città fortificate, tra le quali la più importante: Micene.
Gli Achei conquistarono tutta la penisola greca, insieme a Creta e alle isole dell’Egeo. Il dominio degli Achei viene interrotto dalla calata dei dori. Intere popolazioni scendono verso le sponde del mare Egeo e i dori arrivano ad occupare l’intero Peloponneso.
Il periodo seguente è attraversato da una profonda crisi. Le popolazioni doriche iniziano a mescolarsi con i micenei, dando vita al popolo Ellenico.
Il processo è lento, ma la civiltà greca riesce a fiorire in tutto il suo splendore.
I periodi storici
La civiltà greca ha prosperato sulla penisola per oltre un millennio. Per convenzione si divide il tempo in quattro diversi periodi storici:
- Periodo della formazione: calata dei Dori – dal XII secolo a.C. all’VIII secolo a.C.
- Periodo arcaico: maturazione della civiltà greca – dall’VIII secolo a.C. al VI secolo a.C.
- Periodo classico: dalle guerre persiane alla conquista della Grecia da parte di Filippo di Macedonia – dal 490 a.C. al 338 a.C.
- Periodo ellenistico: morte di Alessandro Magno e battaglia di Azio – dal 323 a.C. al 31 a.C.
Periodo della formazione
La nuova popolazione abbandona le città fortezze della civiltà micenea e adotta la Polis. La Polis è così composta:
- Acropoli: centro ideale della città e luogo di culto.
- Asty: la città vera e propria.
- Agorà, al centro dell’Asty: piazza principale.
- Chora: la campagna circostante alla città.
Si riafferma l’arte nella penisola greca e diventa la cosa più importante per la civiltà greca che fa della bellezza e della perfezione il suo mantra principale.
Periodo arcaico
È caratterizzato da un notevole aumento demografico e dalla ripresa dei commerci con il Medio Oriente e l’Asia Minore.
La civiltà greca si impone di non lasciare che le città crescano a dismisura, a causa dell’aumento demografico. Piuttosto promuovono la fondazione di nuove città, colonie della città madre.
In questo periodo l’arte e soprattutto l’architettura giocano un ruolo fondamentale. I templi ne sono l’esempio perfetto. Esistono tre diversi ordini architettonici dell’antica Grecia:
- Ordine dorico: è il più antico e il più maestoso e viene utilizzato solo per la realizzazione dei templi.
- Ordine ionico.
- Ordine corinzio.
Periodo classico
Il periodo classico durò circa un secolo e fu il periodo di massimo splendore della civiltà greca. È anche il periodo durante il quale si afferma la democrazia, considerata la più grande invenzione dell’antica Grecia.
Fioriscono il teatro, la medicina, l’arte, la filosofia, ecc. Ciò che più rimane di questo periodo è un immenso bagaglio culturale che vede Atene al centro della cultura.
Periodo ellenico
L’ultimo periodo della civiltà greca è il periodo ellenico. L’antica Grecia è al massimo della sua espansione e sorsero tante nuove città greche, con lo scopo di controllare il territorio (Alessandria d’Egitto, Antiochia, ecc).
Non ci sono più differenze nei popoli, c’è un mescolarsi e un pluralismo di culture e razze che vedono la cultura greca come un bene comune.
Il cambiamento è molto sentito nella letteratura e nella poesia.
La civiltà greca: le olimpiadi
Questo pluralismo di popoli porta alla nascita di uno degli eventi più importanti dell’umanità, evento che ha luogo ancora oggi, ogni quattro anni: le olimpiadi!
Le olimpiadi nacquero come manifestazioni sportive in onore di Zeus e degli Dei dell’Olimpo. I migliori atleti ellenici si ritrovavano, ogni quattro anni, nella città greca di Olimpia. La manifestazione era così importante e sacra che durante i cinque giorni dei giochi veniva sospesa qualsiasi guerra in corso.