Lug 13, 2023
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L’avverbio

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L’avverbio è una parte invariabile del discorso che si aggiunge a un verbo per specificarne meglio il significato o per modificarlo.

A cosa serve l’avverbio

L’avverbio accompagna un verbo per specificarne o modificarne il significato. Essi servono per specificare:

  • Indicare tempo o luogo.
  • Specificare il significato di un termine.
  • Modificare il significato di una parola o di un’intera frase.

Solitamente l’avverbio accompagna un verbo (Marco legge lentamente). Ma può accompagnare anche altre parti del discorso:

  • Aggettivo: Queste scarpe sono troppo piccole.
  • Avverbio: Luca ci aiuterà sicuramente volentieri.
  • Nome: C’era forse Mario?

Gli avverbi si dividono in:

  • Di modo.
  • Avverbi di tempo.
  • Di luogo.
  • Avverbi di quantità.
  • Di giudizio (di affermazione, di negazione, di dubbio).

Locuzioni avverbiali

Le locuzioni avverbiali svolgono la stessa funzione degli avverbi e spesso sembrano dei veri e propri modi di dire.

L'avverbio

Locuzioni avverbiali

Essi si dividono in:

  • Di modo.
  • Di tempo.
  • Di luogo.
  • Di quantità.
  • Di affermazione.
  • Di negazione.
  • Di dubbio.

Avverbio di modo

Gli avverbi di modo, anche detti qualificativi, indicano il modo in cui si svolge un’azione. Rispondono alle domande: In che modo? In che maniera?

Possiamo identificare gli avverbi di modo. Essi sono:

  • La maggior parte di quelli che finiscono con -mente (velocemente, facilmente, lentamente).
  • La maggior parte di quelli che finiscono con -oni (penzoloni, bocconi).
  • Gli aggettivi qualificativi con funzione di avverbio (forte, piano, chiaro).
  • Alcune forme come: bene, male, volentieri.
  • Locuzioni avverbiali di modo (di corsa, in fretta e furia, a poco a poco, a dirotto).

Avverbi di tempo

Gli avverbi di tempo indicano il momento in cui si svolge un’azione. Rispondono alla domanda: Quando?

L'avverbio

Avverbi di tempo

Gli avverbi di tempo sono tanti. I più diffusi sono: oggi, ieri, domani, stanotte, l’altra settimana, quest’anno, spesso, già, infine, raramente, ecc.

Sono, invece, locuzioni avverbiali di tempo: di giorno, di notte, di nuovo, di solito, per sempre, ecc.

Avverbi di luogo

Gli avverbi di luogo indicano il luogo in cui si svolge un’azione o il luogo in cui si trova qualcuno o qualcosa. Rispondono alla domanda: Dove?

L'avverbio

Avverbi di luogo

Gli avverbi di luogo sono tanti e i più diffusi sono: qui, qua, quassù, lì, là, laggiù, su, giù, sopra, sotto, dietro, davanti, dentro, fuori, dappertutto, altrove, via, ecc.

Sono, invece, locuzioni avverbiali di luogo: di sopra, di sotto, di qua, di là, a destra, a sinistra, ecc.

Infine, anche le particelle ci, vi, ne hanno funzione di avverbio quando accompagnano un verbo e indicano la posizione di qualcosa o qualcuno (Non ci sono, Ce ne andiamo).

Avverbio di quantità

Gli avverbi di quantità indicano la quantità o la misura di quanto espresso dal verbo. Rispondono alle domande: Quanto? In quale misura?

Gli avverbi di quantità sono tanti e i più diffusi sono: molto, poco, assai, parecchio, piuttosto, circa, tanto, quanto, meno, più, soltanto, almeno, ecc.

Bisogna fare attenzione perché la maggior parte di essi possono essere avverbi, aggettivi indefiniti o pronomi indefiniti. Ecco come possiamo fare per distinguerli.

  • Aggettivo indefinito: accompagna il nome (Ho bevuto molto latte).
  • Pronome indefinito: sostituisce il nome (Molti la pensano come te).
  • Avverbio di quantità: accompagna il verbo (Mi sono divertito molto).

Sono, invece, locuzioni avverbiali di quantità: all’incirca, pressappoco, fin troppo, più o meno, ecc.

Avverbi di giudizio

Gli avverbi di giudizio si dividono in: di affermazione, di negazione e di dubbio. Essi affermano, negano o mettono in dubbio il verificarsi dell’azione espressa dal verbo.

  • Avverbi di affermazione: sì, certo, ovviamente, certamente, davvero, appunto, naturalmente, ecc.
  • Avverbi di negazione: no, niente, per niente, nemmeno, neppure, neanche, ecc.
  • Avverbi di dubbio: forse, quasi, probabilmente, magari, circa, eventualmente, ecc.

Avverbi interrogativi ed esclamativi

Infine, ci sono gli avverbi interrogativi ed esclamativi che introducono una domanda o un’esclamazione.

Essi sono: come, perché, quando, dove, ecc. (Perché non hai studiato?).

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Letteratura

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