Spesso usiamo i termini favola e fiaba come sinonimi, ma non lo sono. Sono entrambi dei generi letterari dedicati ai più piccoli, ma con delle differenze nel loro scopo. Conosciamo insieme questi due generi letterari e le caratteristiche che li differenziano.
La favola e la fiaba: le origini
La favola è tra i due il genere letterario più antico. Essa, infatti, affonda le sue radici nella civiltà Babilonese. Tra gli scrittori più celebri di questo genere si annoverano Esopo (VI secolo a.C, Antica Grecia) e Fedro (I secolo d.C, Roma).
La fiaba, invece, ha radici più recenti. Essa nasce come un’evoluzione dei racconti popolari, tramutati in testi scritti e tramandati. Tra gli scrittori più celebri di questo genere si annoverano i fratelli Grimm, gli autori per eccellenza di fiabe. Sono loro quasi tutte le “fiabe classiche”: Cappuccetto Rosso, Biancaneve, Hansel e Gretel, ecc.
La favola
La favola ha, quindi, origini antichissime e nasce come un testo scritto, con la volontà di trasmettere una morale.
Spesso i personaggi sono animali, piante o oggetti, umanizzati. Ogni personaggio, ogni evento, ogni elemento corrisponde a un significato figurato.
Tutto ruota attorno alla morale e all’insegnamento che deve trasmettere la favola.
La fiaba
La fiaba, o fabula, invece, ha un’origine popolare e nasce come un tramandarsi di storie da generazione a generazione. Nelle fiabe ci possono essere molti personaggi. Alcuni possono essere animali, piante o oggetti umanizzati, come per la favola, ma molti sono anche esseri umani o esseri magici e immaginari (fate, principesse, cavalieri).
I racconti tramandati in forma orale da generazione a generazione sono stati riportati solo successivamente in forma scritta e anche se anch’essi nascondono una morale, questo non è il loro unico scopo.
Favola e fiaba: la lunghezza
Una delle differenze che si possono notare immediatamente tra la favola e la fiaba è la lunghezza del testo.
Le favole sono dei racconti molto brevi. La rappresentazione di una singola immagine o di un singolo evento.
Le fiabe, invece, sono più lunghe, con moltissimi personaggi che spesso possono avere la stessa funzione. Raccontano una storia intera, dall’inizio alla fine, intrecciando mondi magici a vite reali. La fiaba si conclude sempre con un lieto fine (… e vissero per sempre felici e contenti).
I personaggi principali
Come dicevamo, i personaggi della favola sono spesso animali umanizzati, i quali sono lo specchio della società. Ne La cicala e la formica, ad esempio, c’è la prima che passa tutta l’estate a divertirsi, mentre la formica è impegnata a fare provviste per la stagione fredda. Quando arriva l’inverno, la formica è pronta ad affrontarlo, mentre la cicala non ha niente ed è quindi costretta a chiedere aiuto alla formica.
I personaggi della fiaba, invece, sono molto più numerosi e articolati. Quelli che ci sono sempre sono:
- Il protagonista, l’eroe.
- Il falso eroe.
- L’antagonista, il personaggio che ostacola il protagonista nel compiere le proprie azioni (la matrigna, la strega cattiva, ecc).
- La principessa.
- Il donatore, colui che offre aiuto all’eroe.
- L’aiutante, che da aiuto all’eroe.
- Il mandante, colui che affida il compito all’eroe.
Favola e fiaba: il messaggio finale
Il messaggio finale e la morale sono un altro elemento che contraddistingue i due generi letterari.
Nella favola il messaggio finale è un insegnamento di vita, una rivendicazione dei diritti, un ammonimento.
Altre differenze
Nella favola non compaiono quasi mai esseri umani, ma solamente animali umanizzati. Nella fiaba i personaggi possono essere molteplici e di tutti i tipi: umani, personaggi del regno magico, draghi, fate, oggetti, animali, ecc.
Per quanto riguarda l’ambientazione, quella delle favole è reale, mentre quella delle fiabe può essere mista: possiamo trovarci nel regno magico, con numerosi elementi reali, o nel mondo reale con numerosi elementi magici.