L’Italia è divisa in 20 regioni, ognuna delle quali con capoluogo, province e caratteristiche peculiari. Oggi vediamo l’Emilia Romagna.
Emilia Romagna: introduzione
L’Emilia Romagna è una delle regioni a statuto ordinario e conta circa 4 milioni e 500 mila abitanti.
La regione è composta da due zone: l’Emilia, che deve il suo nome al console romano Marco Emilio Lepido, che costruì la via che attraversa tutta la regione; e la Romagna, che deriva da Romania, ovvero il nome che usavano i Bizantini per indicare i territori abitati dai Romani.
Confini
L’Emilia Romagna è una regione dell’Italia settentrionale e confina con la Lombardia e il Veneto, a nord, con il Piemonte, a ovest, e con la Liguria, la Toscana, le Marche e la Repubblica di San Marino a sud.
La regione è bagnata dal Mar Adriatico.
Capoluogo e province
Il capoluogo di regione è la città metropolitana di Bologna. Oltre a Bologna ci sono altre 8 province: Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini.
I comuni, invece, sono 330.
Emilia Romagna: territorio (22.509,67 km2)
Il territorio è prevalentemente pianeggiante (47,8%). C’è poi un 27,1% di collina e un 25,1% di montagna.
Circa metà dell’intera regione è occupata dalla Pianura Padana. Nell’altra metà ci sono l’Appenino Ligure e l’Appenino Tosco-Emiliano, dai quali discendono le colline fino alla pianura.
La costa è bassa e sabbiosa, con grandi acquitrini denominati, spesso, Valli. Le più importanti sono le Valli di Comacchio.
I monti più importanti sono il Monte Cimone (2165 m), il Monte Cusna (2121 m) e l’Alpe di Succiso (2017 m).
Il fiume più importante della regione è il Po, il fiume più lungo d’Italia e quello che ha dato vita alla Pianura Padana e, quindi, alla maggior parte della regione stessa. Gli altri fiumi importanti sono tutti suoi affluenti: il Trebbia, il Taro, la Secchia, l’Enza e il Panaro.
I laghi più importanti sono: il Lago di Suviana, il Lago di Brasimone, il Lago Santo Parmense e il Lago Santo Modenese.
Clima
Il clima è continentale, caratterizzato da inverni rigidi e nebbiosi, con temperature basse anche in pianura.
Emilia Romagna: storia e popolazione
Inizialmente la regione fu occupata dagli Etruschi, che fondarono le città di Parma e Bologna, e dai Celti, nella zona occidentale.
Successivamente si insediarono i Romani. Con la caduta dell’Impero Romano nella regione si susseguirono diverse popolazioni. Inizialmente la regione fu divisa in due: in Emilia c’erano i Longobardi e in Romagna i Bizantini.
Successivamente fu la volta dei Franchi, che divisero il territorio in feudi. Questi furono successivamente inglobati nello Stato Pontificio.
Nel 1860 la regione fu annessa al Regno di Sardegna e nel 1861 entrò a far parte del Regno d’Italia.
La regione è largamente popolata quasi ovunque, tranne che in montagna. In particolare nei grandi centri abitati che sono distribuiti lungo l’antica via Emilia. Gli abitanti dell’Emilia Romagna si chiamano Emiliani o Romagnoli, a seconda della zona.
Emilia Romagna: economia
L’agricoltura è l’attività più importante della regione, principalmente grazie ai terreni fertili della Pianura Padana. Si coltivano grano, barbabietole da zucchero, pere, pesche, kiwi, ecc.
Anche l’allevamento è molto praticato, principalmente di bovini e suini. Lungo la costa si pratica l’itticoltura, principalmente di anguille e molluschi.
Le industrie principali sono quella alimentari, con prodotti DOP come il parmigiano reggiano e il prosciutto di Parma, l’industria chimica, petrolchimica, metallurgica, metalmeccanica, l’industria delle ceramiche, tessile e dei mobili.
Il turismo è molto importante, in particolare quello estivo legato alle località balneari della Riviera Romagnola e quello delle città d’arte.
Bandiera e Stemma
La bandiera e lo stemma dell’Emilia Romagna sono caratterizzate da una figura stilizzata della regione stessa di colore verde su sfondo bianco. Al di sotto di essa c’è una barra rossa e una scritta verde “Regione Emilia-Romagna”.